Cure termali

Le cure termali, utilizzano esclusivamente come mezzo curativo acque minerali in diverse forme, o loro derivati come fanghi e muffe. I centri termali offrono terapie in grado di portare benefici a numerose malattie:

  • reumatiche
  • otorinolaringoiatriche
  • broncopneumologiche
  • dermatologiche
  • ginecologiche
  • dell’apparato urinario
  • vascolari e dell’apparato gastrointerico.

A carico del Servizio Sanitario Nazionale:

Per usufruire delle cure termali, è sufficiente la prescrizione del medico di famiglia, con indicata diagnosi e ciclo di cure da praticare. E’ previsto il pagamento di un ticket, salvo casi di specifiche esenzioni, è quindi il medico che indica sulla ricetta il diritto all’esenzione parziale o totale e il relativo codice. E’ previsto un solo ciclo di cure all’anno. Ogni cittadino può esercitare il diritto di scelta del luogo di cura.

Per chi lavora:

L’accesso alle cure viene concesso dall’ Inps con lo scopo di evitare ritardare o rimuovere uno stato di invalidità. Spettano ai lavoratori dipendenti e, in alcuni casi, anche a  autonomi e parasubordinati. La domanda si presenta dal 1° gennaio al 30 settembre all’ Inps per via telematica e, oltre ai requisiti sanitari, devono esserci anche dei requisiti amministrativi che riguardano i contributi versati. Le prestazioni termali possono avvenire solo in un periodo di ferie (salvo casi particolari) e per un solo ciclo annuale fino ad un massimo di cinque cicli di cura nella vita assicurativa. Il costo delle cure è a carico del Servizio Sanitario Nazionale, mentre quello del soggiorno presso la località termale negli alberghi convenzionati è a carico dell’Inps.
Sono, invece, a carico dell’interessato:

  • i costi del ticket, nella misura prevista dalla legge;
  • le spese di viaggio di andata e ritorno.

Inoltre solo  i  lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale, durante il periodo di inabilità temporanea assoluta e di titolari di indennizzo (in rendita o in capitale) per i quali non sia scaduto l’ultimo termine di revisione (salvo alcuni casi senza limiti di tempo) dopo autorizzazione del medico Inail, possono beneficiare delle prestazioni di soggiorno cure idrofangotermali e soggiorni climatici.

L’interessato presenta la domanda, su richiesta del medico curante, alla sede competente in base alla sua residenza.

L’Inail rimborsa all’invalido e all’eventuale accompagnatore, le spese di viaggio di andata e ritorno per l’effettuazione delle cure e del soggiorno in albergo convenzionato.

La durata del ciclo di cure per il trattamento termale è di 15 giorni (12 di cure più 3 di viaggio) ed è a carico del Servizio sanitario nazionale; quella per il soggiorno climatico di 20 giorni.

È inoltre previsto il pagamento dell’indennità per inabilità temporanea assoluta o dell’integrazione della rendita diretta per l’invalido, entrambe soggette a tassazione Irpef.

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