L’assegno di cura è l’intervento economico a favore delle famiglie che si fanno carico autonomamente della cura di un anziano non autosufficiente.
L’assegno di cura sostiene parzialmente la spesa per un “assistente familiare” a pagamento esterno alla famiglia, o la comprovata riduzione del reddito della persona che si assume direttamente il compito di cura.
È una delle misure per favorire la permanenza al domicilio dell’anziano, nel proprio ambiente familiare.
L’assegno di cura è erogato sulla base di un Progetto Assistenziale Personalizzato definito con la famiglia a seguito di valutazione socio sanitaria dell’anziano.
A seguito della Convenzione, sottoscritta il 22.01.2016, tra Società della Salute Area Pratese (SdS) ed i Comuni della stessa Area, per la gestione unitaria dei Servizi socio-assistenziali, la SdS si avvale del Comune di Lucca per l’erogazione, tra gli altri, degli assegni di cura a livello di territorio provinciale pratese.
Persone anziane dai 65 anni in su con i seguenti requisiti:
L’ISEE può essere elaborato gratuitamente presso tutti i CAAF.
Come indicato nel Regolamento per l’accesso ai contributi di cui alla Delibera di Assemblea n. 24 del 2013, della Società della Salute Pratese, come modificata dalla Delibera di Assemblea n.18 del 2015 l’entità dell’importo mensile dell’assegno di cura viene calcolato in base a tre fattori:
In caso di assistenza prestata da assistente familiare a pagamento ed esterno alla famiglia devono, inoltre, essere presenti i seguenti requisiti: esistenza di un regolare rapporto di lavoro, come definito nel vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che regola la materia ovvero acquisto di servizi analoghi da organizzazioni ed imprese che applichino integralmente tali contratti e che siano inserite nell’apposito elenco ai sensi della vigente normativa regionale in tema di accreditamento, con un orario minimo di 26 ore settimanali con qualifica di “badante”.
In nessun caso possono essere assunte figure aventi legami familiari o affini con l’assistito.
Il cittadino, personalmente o mediante segnalazione di parenti, conoscenti, medico di medicina generale/altri operatori socio-sanitari o altri soggetti, si rivolge al “Punto insieme” del Presidio socio-sanitario di residenza per segnalare il suo bisogno (indirizzi al link “Sedi distrettuali – ex distretti socio-sanitari” presente in “Altre informazioni utili”).
Gli operatori del “Punto Insieme” assicurano l’informazione sull’accesso alla rete dei servizi e delle prestazioni per la non autosufficienza, effettuano la valutazione multiprofessionale del bisogno e la trasmettono all’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM) che definisce il Progetto Assistenziale Personalizzato (PAP), che dovrà essere condiviso con l’interessato e/o la sua famiglia mediante la sottoscrizione di un patto/contratto.
L’effettiva erogazione del contributo è dipendente dall’entità delle risorse stanziate annualmente. Le domande che non potranno ricevere immediata attivazione saranno inserite in apposita graduatoria redatta tenendo conto prioritariamente del punteggio attribuito dalla UVM e, in subordine, dall’ordine di arrivo. La graduatoria viene aggiornata di mese in mese con le domande pervenute al Protocollo Generale nel mese precedente.
Al “Punto Insieme” del Presidio socio-sanitario di residenza.
(comune.prato.it)